
Enrico Nicolò è nato nel 1957 a Roma, dove vive e opera. Dopo gli studi liceali classici, si è laureato in Ingegneria elettronica con indirizzo Sistemi di telecomunicazione e ha svolto attività di ricerca. È stato autore o co-autore di oltre settanta pubblicazioni scientifiche. È fotografo artista, critico e curatore, scrittore e poeta.
Del 2015 è il suo libro di poesie Prima che (Palombi Editori) e del 2016 è il suo volume di racconti brevi Il sole brilla alto (Palombi Editori). Nel 2017 ha pubblicato il libro di narrativa Sull’orlo dell’infinito – Stralci immaginari (Palombi Editori) e nel 2020 la raccolta di componimenti poetici A sera prenderò per te una stella – Poesie, canti, ballate (Palombi Editori) e il volume di narrativa Come rotaie di un binario – Frammenti immaginari (Palombi Editori). Del 2024 è il romanzo Sono Johan e vado a nord (Palombi Editori).
È citato nella “Storia essenziale della fotografia” di Diego Mormorio (Postcart, 2017) e il suo profilo artistico compare in vari volumi enciclopedici, anche in ambito internazionale. Pluripremiato, ha esposto in mostre personali e collettive e in festival e fiere d’arte in Italia, Corea del Sud, Inghilterra, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Nel 2016 ha esposto su invito la mostra personale Photoblurrygraph nell’ambito della quarta edizione del “Premio Internazionale Biennale d’Arte di Asolo”.
Ha pubblicato i libri di fotografie in bianco e nero Oltre il visibile (Polyorama Edizioni, 2013), Sgridò i venti e il mare – Intuizioni di immagini dai Vangeli (Palombi Editori, 2013) e Finché è giorno (Gente di Fotografia Edizioni, 2016) e il libro di fotografie a colori Photoblurrygraph (Gente di Fotografia Edizioni, 2015) e, con Rivista Abruzzese Editrice, le piccole monografie fotografiche Vorrei avere lacrime che mi bagnino gli occhi (2013) e Dive di carta, icone in celluloide (2014).
Scrive di fotografia. Suoi articoli sono apparsi sulla rivista bimestrale di arte, cultura e attualità “International Urbis et Artis”, per la quale ha curato la rubrica “Arte Fotografia”.
Dal 2001 collabora con “La Voce – Periodico abruzzese”, sia sotto il profilo letterario, sia sotto quello fotografico autoriale.