I “frammenti immaginari” appaiono come brevi o brevissimi estratti prelevati da opere letterarie. Essi sono cioè costituiti da poche righe o poche parole e sembrano rappresentare passi salienti di varie pubblicazioni di narrativa, di fatto immaginarie.
Con questo espediente di scrittura l’autore conduce il lettore direttamente al centro di ciò che di volta in volta gli preme comunicare. E, in una visione intimista, questo nucleo o messaggio essenziale riflette per lo più realtà esistenziali, sofferenze dell’animo, problematiche affettive, stati emotivi.
Nel presente volume l’autore accentua considerevolmente quanto da lui già operato nel libro Sull’orlo dell’infinito – Stralci immaginari (Palombi Editori, 2017), che raccoglie “stralci” di opere immaginarie diverse, dove ogni “stralcio”, a differenza di quello che sarebbe per un racconto breve, non vuole avere una sua compiutezza, ovvero non ha un inizio, né un vero e proprio svolgimento, né una fine riconoscibile come tale. Infatti, in Come rotaie di un binario – Frammenti immaginari l’autore, pur muovendosi sulla stessa linea, si spinge molto oltre e redige una raccolta di scritti assai brevi, talora dimensionandoli perfino come aforismi.
Sul piano formale, i “frammenti” si presentano variamente, come brani stesi da un narratore, come discorsi diretti in prima persona, come dialoghi e così via. E quelli a carattere descrittivo possono anche sconfinare nell’immaginifico.
Sul piano dei contenuti, i temi sono immancabilmente quelli cari alla poetica dell’autore, quali la libertà interiore, l’amore, la bellezza, la donna, la fragilità, lo scorrere del tempo, la caducità, l’incomunicabilità, l’illusione e la disillusione, la solitudine, il ricordo, il dolore.
In estrema sintesi, si potrebbe affermare che Come rotaie di un binario – Frammenti immaginari costituisce un “corpus” di scritti minimi, quanto a lunghezza, che, ispirato da realismo e saggezza e altresì percorso da una tensione contemplativa e spirituale, raccoglie tessere sparpagliate del complesso mosaico dei sentimenti umani.
L’Editore
Prefazione, in “Enrico Nicolò, Come rotaie di un binario – Frammenti immaginari, Palombi Editori, Roma, 2020”, pagg. 7-8.