Il meccanismo seriale dell’esistenza cela la vita interiore che balugina attraverso i contorni sfocati delle cose che ci appartengono, l’indeterminatezza delle figure che amiamo, lo stato d’animo irresoluto con cui attraversiamo i luoghi.
A volte l’automatismo si rompe e ci troviamo di fronte una realtà visiva che trascende la visibilità quotidiana; fatta di immagini pronte a farsi ricordo, quasi sogno, anelito, attesa. Difficili da definire. Sono lì, nelle nostre giornate fotocopiate, epperò non le vediamo. Hanno bisogno di essere trasfigurate dalla nostra immaginazione per esistere. Ma una volta presenti, danno forma alle nostre emozioni e sostanziano la nostra identità più profonda.
È facile riconoscere queste immagini tra le fotografie di Enrico Nicolò.
Queste appaiono prodigiosamente sfocate, dal fascino sensuale, violento e malinconico dei luoghi e delle persone che esistono nei pensieri e nella memoria.
Sospese tra consapevolezza e desiderio, le fotografie di questo libro sono l’espressione di un vivere poetico che nelle immagini incarna interrogativi universali ed esistenziali.
In esse tutto appare in uno stato onirico, in un giuoco d’ordine capace di suggerire un altro ordine della vita e in un segreto, ambiguo e conquistato equilibrio.
In esse la fotografia si trasforma in pensiero.
Franco Carlisi
Franco Carlisi, Prefazione, in “Enrico Nicolò, Photoblurrygraph, Collana “I Quaderni di Gente di Fotografia”, Gente di Fotografia Edizioni, Modena, 2015”, pag. 6.