In più occasioni ho avuto modo di commentare le fotografie di Enrico Nicolò, pertanto non paia eccessivo se affermo come da questa assidua frequentazione sia scaturita una inevitabile e naturale, oserei dire, familiarità con la sua realtà iconografica, il suo linguaggio espressivo, i messaggi precipui che di volta in volta affiorano nelle sue serie fotografiche….
Azzardi meditati
Ecco di nuovo Enrico Nicolò. Eccolo ancora a figurarsi trame ricordate, a ricostruire emozioni vissute, occasioni svanite. Eccolo a lambire i margini del visibile col pragmatismo dell’obiettivo e a valicarli, circospetto, con l’audacia della simulazione. S’intitola Photoblurrygraph l’ultima trovata allegorica che egli mette in cornice: una recita di sensazioni articolata su fondali idealmente vuoti e…
La positività dell’incubo
La notte, la mia mente è pervasa da una strana accozzaglia di immagini. Che non riesco a lavare e dimenticare, quali detriti di piccoli incubi che il giorno mi ha regalato. Schegge di visioni che si insinuano nella razionalità quotidiana dei gesti e delle parole. No, sono piccoli incubi sotto forma di movenze, colori, suoni,…
Indefinito non vago
La nostra tradizione visiva è compendiaria, greca, naturalista. Benché padri di Galileo, noi siamo l’altro della tradizione olandese: ottica e scientista. I fenomeni ci appaiono innanzi tutto come eventi scenici: historiae diceva l’Alberti. Ci affascina perciò quel che trasforma i fatti logici in eventi visivi. Dopo anni di convivenza con la fotografia, l’arte e la…
La voce narrante e quella che ascolta
Inizia un percorso, nuovo o già visto. Azione. Un passo dopo l’altro, il movimento avvolge lo sguardo. Forme e colori perdono la loro definizione oggettiva. La percezione è visiva, ma allude ad altre esperienze sensoriali: i suoni, gli odori. Gradualmente la prospettiva si affievolisce, demandando al colore – sempre più impalpabile – e all’intensità della…
Pulire lo sguardo
Enrico Nicolò ha consegnato all’analisi di critici diversi cinque nuclei di immagini. Inizia con Appannamenti e da uno sfocato moderato giunge alle Astrazioni – L’informe. Non nel significato di “assenza di forma”, né di svelamento espressionistico dell’interiorità; piuttosto: di “altra forma” rispetto al soggetto immortalato e, insomma, a ciò a cui siamo comunemente abituati; e…
Testo critico di Giuliana Paolucci
Nove scatti che ritraggono attrici del cinema del passato. Le foto scattate con tecnica tradizionale analogica rimandano immediatamente alla pellicola cinematografica nella banda perforata che appare sopra e sotto. Le dive ci guardano da dentro la copertina di un cineromanzo. Vecchie riviste, forse abbandonate o dimenticate da qualcuno, poggiano su fondi anomali: un prato, stoppie,…
Testo critico di Elda Alvigini
9 foto, 9 copertine, adagiate sull’erba, abbandonate in riva al mare, appese ad asciugare, dimenticate su uno scoglio, tra lisci sassi grigi… solo una non è sola tra la natura, ma tenuta tra le mani da una donna. Le riviste sono STAR, NOVELLE FILM, FOTOGRAMMI, CINE ILLUSTRATO, tra il 1942 e il 1958, seconda guerra…
Testo critico di Vittoria Febbi
Sfogliando le fotografie dell’artista Enrico Nicolò si ha subito la consapevolezza di stare osservando non semplici immagini fotografiche, ma espressioni dell’arte che trasmettono sensazioni che vengono dall’animo dell’autore e raggiungono l’animo di chi le guarda. Fotografie portatrici di emozioni, dunque, che a me hanno dato l’opportunità di rivivere sensazioni legate tanto all’immagine quanto al suono,…
“I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio”
“I tuoi occhi / saranno una vana parola, / un grido taciuto, un silenzio. / Così li vedi ogni mattina / quando su te sola ti pieghi / nello specchio”. Questi versi tratti da un celebre componimento scritto da Cesare Pavese il 22 marzo 1950, preannunciano la tragica fine dello scrittore che si suicidò il…