Da quando il padre Luigi, a dieci anni, gli lasciò usare la sua preziosa macchina fotografica, Enrico Nicolò non ha mai smesso di esprimersi fotografando, arrivando a creare immagini che, superando la rappresentazione del soggetto raffigurato, divengono espressione di sentimenti personali e al tempo stesso universali. Convinto che si possa dare amore anche per immagini, l’artista condivide l’idea di coloro che credono che l’arte debba portare il bello nel mondo.
“Fotografo perché ho qualcosa da scrivere”, dice lo stesso Nicolò e, sebbene questa affermazione possa sembrare paradossale, racchiude invece tutta la sua poetica. Egli è infatti anche scrittore e poeta ma oggi avverte la necessità di essere “fotopittore di poesie e paesaggi dell’animo”.
Nelle fotografie di Nicolò protagonisti sono gli aspetti esistenziali dell’essere umano, il suo viaggio interiore, le sue fragilità e caducità, la limitatezza temporale del suo destino terreno e la volontà e necessità di elevarsi verso la trascendenza. Tutto ciò rispettando la sensibilità dell’osservatore e del fruitore, evitando di scioccarlo, pur straniandolo e costernandolo. Sebbene l’essere umano sia protagonista, non compare mai in modo gridato nelle fotografie di Nicolò. È infatti di solito una presenza piccola, lontana, ripresa da dietro, mentre il paesaggio intorno è sempre dotato di largo respiro. È proprio grazie a queste atmosfere che nascono istanti che si muovono in una dimensione spazio-temporale rallentata e dilatata, silenziosa e fortemente simbolica.
Nella serie di fotografie intitolate Sgridò i venti e il mare, Nicolò amplifica il suo bisogno di andare “oltre l’infinito sublime” e di accostarsi a Colui che è Egli stesso la Vita. La scelta dell’effetto sfocato nelle immagini riporta alla universalità del tema mentre la luce esalta le visioni. Le figure non mostrano mai il volto e sono parte del paesaggio che le circonda. Il dinamismo di alcune immagini, come in La terra si scosse, le rocce si spezzarono disorienta lo spettatore rendendolo partecipe della potenza del Divino.
Cinzia Folcarelli
Cinzia Folcarelli, Dare Amore con le immagini…, in “Enrico Nicolò, Sgridò i venti e il mare – Intuizioni di immagini dai Vangeli, Palombi Editori, Roma, 2013”, pag. 83.